Ecco Storia del nuovo cognome, secondo romanzo del ciclo dell'Amica geniale. Cominciate a leggere e la scrittura vi catturerà . Ritroverete subito Lila ed Elena, il loro rapporto di amore e odio, l'intreccio inestricabile di dipendenza e volontà di autoaffermazione.
«È un libro che trabocca dall’anima come un’eruzione del Vesuvio». (Paolo Mauri – La Repubblica)
«Una scrittura densa, sotterranea, odorosa. Che incanta come una danza». (Chicca Gagliardo – Glamour)
«È un bellissimo Bildungsroman, anzi due, anzi più di due. Il romanzo di una generazione di amici-nemici». (Paolo Di Stefano – Corriere della Sera)
«Una meraviglia senza margini e senza generi». (Valerio Calzolaio – Il Salvagente)
«Elena Ferrante se ne sta lì a dimostrare che la letteratura può guarire dai mali del presente, curare lo spirito, fungere da antidoto all’affanno di riconoscersi nella contemporaneità di un Paese sempre più respingente». (Titti Marrone – il Mattino)
«Ha il respiro lungo della memoria l’ultimo romanzo di Elena Ferrante». (Anna Maria Crispino – Leggendaria)
«Se potessi tornare indietro, non lo leggerei, m’è piaciuto troppo». (Marina Vitale – Letteratu.it)
«Un testo che va letto e riletto (ma per farlo ancora più tuo lo si dovrebbe copiare e ricopiare)». (Marina Terragni – Via Dogana)
«Un’epopea da non perdere». (Bia Sarasini – Società italiana delle letterate)
«Elena e Lila. Ciascuna è per l’altra l’amica geniale: una potenzialità inespressa, un pungolo e un rimpianto, un oggetto dell’invidia e un orizzonte del desiderio». (Beatrice Manetti – L’indice dei libri)